L’URL è l’acronimo di Uniform Resource Locator ed è il nome tecnico che corrisponde a quello che viene chiamato indirizzo internet e infatti serve a identificare una risorsa web in modo univoco, essendo una parte determinante del “www”.
“Esteticamente” si presenta come una stringa composta da numeri, lettere e simboli presenti in quantità variabile il cui scopo è quello di individuare una risorsa (ad esempio una pagina web) in modo che non ci siano doppioni nella rete.
Ciascuna pagina o risorsa internet (siano essi contenuti, video, documenti, filmati), ha una URL di identificazione strettamente e univocamente collegata: questa consente di ritrovare delle risorse collocate su un server e identificabili grazie ad un indirizzo IP.
Il legame tra URL e indirizzo IP è diretto: per trovare qualsiasi pagina web sarebbe sufficiente digitare l’indirizzo IP ad essa collegato, ma la pratica risulterebbe impossibile: è molto più semplice ricordare, ad esempio, un indirizzo URL del tipo www.nomesito.it anziché il suo indirizzo IP ipotetico composta da una serie di dodici numeri divisi in quattro terzine (ma potrebbe anche essere molto più lungo).
L’indirizzo URL si presenta dunque come corrispettivo più semplice dell’indirizzo IP di una risorsa presente in rete. Una volta che un utente digita nell’apposita barra un indirizzo internet, digita una URL che viene poi immediatamente convertita (in maniera celata grazie ad un DNS) nel corretto indirizzo IP corrispondente. Un URL è composto da 3 sezioni (anche se in realtà conta 5 variabili): schema, authority e path, query e frammenti. Ci sono poi sotto elementi importanti.
Il funzionamento, tanto per semplificare molto la comprensione, è identico alla ricerca di un edifico nelle grandi città, soprattutto straniere: Provincia, Città, Distretto, Quartiere, Isolato, Via, Numero Civico. Parimenti in un indirizzo URL vi sono diverse parti che favoriscono la ricerca.
