Il Tracking in ambito marketing è riconducibile a due aspetti tra loro ben diversi: se nel primo caso può interessare il tracciamento degli utenti in fase di navigazione (cercando di capire attraverso indicatori, come ad esempio i cookie, i loro movimenti), un secondo significato ben più fine e strategico definisce il Tracking come quel metodo utilizzato per monitorare le azioni che le aziende intraprendono per incrementare il numero di vendite e di clienti.
Servono dunque dei parametri di base che fungono da indicatori di valutazione, in modo da fornire una valida interpretazione di ciò che viene rilevato.
Per capire come si muovono le aziende, i Tracking dovranno fornire indicazioni che portano a considerare la provenienza del traffico verso un determinato sito, le azioni degli utenti una volta giunti su una pagina web (ad esempio su una “landing page”), le pagine ritenute di maggiore interesse da parte dei lettori.
Il marketing dovrebbe dunque basarsi sugli strumenti di Tracking proprio per fornire informazioni di backoffice (ovvero non in forma pubblica) al management aziendale in modo che poi sia possibile decidere le varie strategie da applicare.
Tramite il Tracking è possibile capire, ad esempio, quali siano le campagne che funzionano meno di altre, quali hanno riscosso maggiore successo e quali hanno sviluppato un maggior coinvolgimento degli utenti. Partendo da questo ultimo dato sarebbe pure possibile intuire il grado di soddisfazione di un cliente in seguito all’acquisto di un prodotto.
