Il Tasso di Conversione misura la percentuale delle persone che hanno una conversione, secondo la definizione di quest’ultimo termine.
Il Convertion Rate misura, in percentuale, i visitatori di un sito web, di una pagina, di un profilo social, che compiono azioni per le quali il sito, la pagina o il messaggio social sono stati creati.
Secondo una visione più di business e maggiormente orientata al commercio, il Tasso di Conversione esprime la percentuale di clienti potenziali che si sono convertiti in clienti effettivi, allo stesso modo di quei lettori che da semplici curiosi hanno dimostrato interesse ad un prodotto o ad un servizio.
Secondo una visione più ampia, invece, anche coloro i quali compilano un form da una pagina cliccando su di un link rientrano nel calcolo del tasso. Si registra quindi una conversione qualora un utente che sta visitando un sito, ad esempio, compia un’azione che è proprio quella che chi ha creato il sito vorrebbe facesse.
Il calcolo del Convertion Rate è semplice e intuitivo: per ottenere un numero espresso in percentuale è necessario creare il rapporto tra il numero ottenuto di conversioni (ossia di chi ha compiuto un’azione) e il numero di visitatori in un determinato periodo di tempo, trasformando poi tutto in percentuale attraverso una moltiplicazione per 100.
Esempio: considerando 60 minuti di tempo, si ponga il caso che 5 utenti abbiano deciso di cliccare su un banner di un’offerta speciale all’interno del sito XXZ che vende prodotti cosmetici di bellezza e di procedere all’acquisto.
In un’ora, però, il sito è stato visitato da 100 utenti. Avendo cliccato soltanto in 5, si ottiene che il Tasso di Conversione in quell’ora è stato del 5% (5/100=0.05, che moltiplicato per 100 genera una percentuale del 5%).
Il Tasso di Conversione è un indice molto importante in grado di modificare le strategie di marketing (di digital marketing, di web marketing o di content marketing), superando qualsiasi altro indice, come ad esempio il CTR, il quale passa in secondo piano.
