Lo spam (spazzatura) è una pratica utilizzata da alcuni soggetti (siti o profili) che prevede un invio ripetuto di messaggi, generalmente di tipo pubblicitario e promozionale, all’interno della mail di altre persone.
Lo Spam, inoltre, non è presente solo nella posta elettronica degli utenti, ma si può trovare nella lista dei messaggi privati o tra i commenti dei social network (come Messenger o Facebook) quando gli spammer si inseriscono in discussioni che nulla hanno a che vedere con la tematica promozionale del messaggio. Gli spammer hanno anche l’abitudine di sfruttare i dispositivi attraverso chiamate non desiderate dagli utenti. Una delle caratteristiche principali dello Spam è che il contenuto dei messaggi non è stato reclamato dall’utente.
Quindi, l’obiettivo dello Spam è quello di essere divulgato a più utenti e persone possibili, sfruttando lo stesso testo e contenuto del messaggio. Gli spammer, perciò, diventano i veri professionisti dell’utilizzo degli Spam, i quali possono avere diversi intenti: fare pubblicità a un prodotto non richiesto dall’utente o spesso di profilo illegale, truffare il soggetto ricevente attraverso l’inserimento di un link interno al testo (su cui è assolutamente sconsigliato cliccarci), forzare la sottoscrizione di un contratto o l’acquisto di un prodotto.
Per controbattere il fenomeno, assolutamente negativo, esistono sistemi antispam di antivirus, di caselle di posta elettronica e di blocco chiamate su smartphone, il cui intento è quello di proteggere l’utente da insistenti messaggi indesiderati, in forma scritta o vocale.
Utilizzare lo Spam come metodo promozionale è spesso controproducente e, altrettanto spesso, l’impiego di questa forma pubblicitaria appare invasiva e illegale, non tanto per il mezzo utilizzato (mail, messaggi, post o telefonata), ma per il reperimento dei dati in violazione delle normative di privacy.
