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Privato

Privato fa riferimento a qualcosa che non è accessibile a tutti e in ambito della comunicazione social tale concetto rappresenta un importante aspetto, poiché sottintende condizioni restrittive.

Ad esempio, con il Private si impedisce ad alcuni utenti di visualizzare dei contenuti, permette di comunicare in maniera privata tra utenti e isola alcuni contenuti rendendoli disponibili solo in seguito ad azioni (registrazione o pagamento). Ci sono quindi tre principali accezioni in cui il Privato trova spazio.

Il primo è il caso in cui in un profilo Facebook un utente decide di condividere dei contenuti solo con alcune persone (ad esempio amici), risultando quindi per gli altri privati.

Il secondo esempio si riferisce ad una comunicazione privata (Private message) che alcuni social consentono, evitando di mettere in piazza messaggi e discorsi propri.

Il terzo scenario, invece, è riferito ad alcuni siti che contemplano la presenza di sezioni private e quindi non accessibili se non tramite abbonamento, iscrizione, registrazione.

Ci sono degli esempi con cui quotidianamente si ha a che fare, come ad esempio l’accesso privato all’account bancario che ciascuno ha. Ma al tempo stesso si sono dei siti che hanno una sezione privata, ad accesso limitato, come ad esempio alcune aziende che inseriscono cataloghi e documentazione tecnica in una “Private Area”, accessibile solo in caso di registrazione utente o dietro corresponsione di un contributo economico.

Lo scopo, oltre quello di proteggere la privacy o la visione di determinati contenuti (limitandoli solo ad un target di pubblico), è anche quello di creare un filtro all’ingresso, concedendo dei documenti solo a chi è realmente interessato.

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