Ciò che in lingua inglese si dice Favorite, in italiano si traduce con Preferiti, i quali, sempre in ambito digitale, sono i siti web che un utente può “salvare” all’interno di una lista del browser di navigazione in modo da poterli richiamare quanto prima trovando una scorciatoia e senza necessità di dover riscrivere tutte le volte l’indirizzo completo.
Per inserire un sito tra i Preferiti, una volta sulla pagina di interesse è sufficiente cliccare su una stellina (per chi, ad esempio, naviga con Google Chrome) oppure selezionare l’intero indirizzo e una volta fatto click col tasto destro del mouse selezionare “Inserisci tra i Preferiti”.
Da quel momento il sito è pronto per essere nuovamente richiamato ogni volta che ve ne sia necessità, semplicemente con un click di mouse senza nulla digitare. L’inserimento di un sito tra la lista dei Preferiti da parte di un utente, suggerisce che gli argomenti e i contenuti trattati hanno suscitato interesse nel lettore e che è molto probabile una interazione diretta e costante dell’utente. Sono poi molte altre le chiavi di lettura che si possono dare ad un sito inserito tra i Preferiti, ma quello che è certo è che l’interesse dell’utente è vivo e concreto e questo, dal punto di vista del marketing, è ciò che più conta.
Tra i Favorite si può inserire indistintamente la home page di un sito, oppure una singola pagina specifica, magari per poter condividere successivamente o per riprendere un argomento di forte interesse che sarebbe poi difficile da ritrovare in rete. Qualcuno indica i preferiti anche come Bookmarks, ovvero come segnalibri, proprio per mettere un segno ad un argomento di interesse. La sostanza, al di là del nome, è sempre la stessa.
