Il Pay Per Click è uno strumento di marketing digitale che serve per ottimizzare la strategia di pubblicità: l’inserzionista paga una quota, stabilita precedentemente con chi offre il servizio, per ogni click che ciascun utente effettua su un banner o su una inserzione pubblicitaria.
Il Pay Per Click è visto come uno strumento capace di aumentare l’efficacia promozionale di un’inserzione migliorando i risultati derivanti da una sola diffusione organica.
Con tale promessa i marketer tendono sempre più a integrare campagne organiche e sistemi a pagamento per poter accelerare il raggiungimento degli obiettivi fissati e il Pay Per Click rappresenta un modo per ottenere risultati in un tempo relativamente breve. Questo strumento viene utilizzato solitamente all’inizio di campagne promozionali online ma pure quando si ha a che fare con un’azienda o con un prodotto, in fase di lancio o poco conosciuti.
A differenza delle tecniche organiche, il PPC riesce a fornire una costanza di traffico piuttosto omogenea sopperendo ai fisiologici riassestamenti che invece coinvolgono le tecniche organiche. Il Pay Per Click trova terreno fertile soprattutto nelle pagine SERP dei motori di ricerca e in determinati portali internet. Il PPC appartiene a quel comparto definito Search Engine Advertising (SEA) e la tecnica funziona tanto meglio quanto più sono “centrate” le parole chiave utilizzate.
L’annuncio sponsorizzato, infatti, compare solo dietro l’inserimento da parte degli utenti di determinate parole nella stringa di ricerca web. In pratica, se ad esempio una azienda che vende articoli sportivi decidesse di inserire un annuncio di tipo PPC, lo collegherebbe alle parole chiave del proprio contesto operativo e non certo ad altre. Una buona campagna Pay Per Click presuppone una chiara analisi di mercato, l’individuazione delle keyword principali e correlate, la stesura di un annuncio accattivante e ben strutturato, una pagina di destinazione di impatto, un monitoraggio costante dei risultati.
