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Micromarketing

Il Micromarketing sottintende la capacità di un’azienda di mettere in atto forme di marketing mirato all’interno del punto vendita, allo scopo di influenzare il consumatore per trattenere un rapporto privilegiato con lui.

Si definisce Micromarketing l’insieme delle azioni e delle leve utilizzate per modificare, migliorare e influenzare il comportamento del consumatore in fase di acquisto all’interno di un punto vendita.

Il Micromarketing persegue fondamentalmente tre obiettivi principali: il primo è quello di incrementare la base clienti, ossia il numero degli stessi, il secondo riguarda la finalità di fidelizzare il cliente invitandolo ad acquistare un numero maggiore di prodotti del marchio e il terzo è incrementare la spesa media del “carrello”. Sono tre obiettivi che si raggiungono attraverso strategie di Micromarketing.

Con il tempo e con l’evolversi del mercato e del modo di fare strategia, in una visione molto più ampia (più pratica che teorica), il Micromarketing fa riferimento ad un tipo di marketing territoriale dove ciascuna area geografica è trattata diversamente l’una con l’altra dal punto di vista del marketing strategico.

Un’azienda che vende, ad esempio, in Polonia, in Portogallo, in Russia, in Italia e in Svezia, potrà predisporre azioni di marketing differenziato a seconda del Paese di esportazione, in base ai target di clientela, ai canali di distribuzione e vendita, al prezzo, alle condizioni commerciali e allo status sociale, ai competitors.

Ciascun Paese potrà avere differenti esigenze ma l’azienda stessa potrà destinare diverse risorse e diversi budget in base agli obiettivi specifici del territorio. La messa in atto di una simile tecnica strategica comporta il ricorso al Micromarketing.

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