Un Meme è una composizione improbabile che attraverso una situazione immaginaria esposta da una fotografia e un testo va a descrivere un contesto, una circostanza, un concetto, uno stato d’animo in maniera divertente, creativa, simpatica e caricaturale.
Si tratta in pratica di una rappresentazione ironica della realtà riferita ad un fatto, ad un evento, ad un risultato.
I Meme possono avere una grande propagazione nei social media, attraverso numerosi canali comunicativi, anche attraverso applicazioni, blog di community, app per messaggistica eccetera e possono rappresentare un contenuto cosiddetto virale. Il termine è stato inventato da Richard Dawkings, il quale ha voluto riprendere il concetto di “imitazione” dalla tradizione greca (da mimema, parola in greco che significa appunto copia).
Oggi i Meme sono appunto uno dei linguaggi più usati nella comunicazione dei social, poiché una delle loro funzioni principali è quello di comunicare in modo estremamente divertente uno stato d’animo o un concetto specifico, anche in relazione a fatti già accaduti, attraverso fotomontaggi, collage fotografici, sovrapposizioni di titoli testuali.
L’aspetto più interessante di questo nuovo modo di comunicare è che una immagine Meme può diventare di estrema importanza, se diventa estremamente virale tra i social.
Il Meme viene utilizzato solitamente per rappresentare una situazione politica, un beffardo risultato sportivo, una situazione imbarazzante che si verifica in TV e che ha grande rilevanza. Memorabili sono i Meme che nel 2020 hanno come protagonisti i cantanti Bugo e Morgan sul palcoscenico del Festival di Sanremo.
Una caratteristica del Meme è la sua immediatezza: viene creato da utenti particolarmente attivi e tempestivi nei momenti immediatamente seguenti all’evento che si vuole ironizzare. Lo stesso Meme, a distanza di un mese, ad esempio, non avrebbe più lo stesso effetto.
