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Marketing Esperienziale

Il principio chiave del Marketing Esperienziale deriva dal fatto che non si mira a vendere solamente un prodotto, ma anche l’esperienza che di esso ne deriva.

Questo principio è fondamentale nell’era moderna, costellata da prodotti tra loro molto simili e difficilmente differenziabili apparentemente, ragion per cui si punta alle sensazioni e alla emozionalità che un determinato prodotto rilascia.

Esempio: un tour operator non punta a vender solo una vacanza in un resort della Sardegna, ma farà leva sui servizi dei quali il cliente potrà beneficiare durante i giorni in quel luogo.

Chi vende, ad esempio, i pacchetti preconfezionati tipo smart box, non sta vendendo solo due giorni in un hotel della Franciacorta, ma include degustazioni di vini del luogo e propone hotel con servizi spa e wellness. Chi vende scarpe sportive da montagna, venderà anche la cultura della natura, la bellezza di una passeggiata di trekking.

Questo è il Marketing Esperienziale, ovvero quello che va a suscitare i sensi e qualcuno lo chiama anche marketing sensoriale. Chi desidera tenere questo tipo di marketing deve cambiare approccio, passando da una attenzione al prodotto ad una attenzione all’esperienza: da marketing di prodotto a marketing di esperienza. Il consumatore ideale per il marketing sensoriale non è tanto colui il quale vuole acquistare un prodotto specifico, ma è chi desidera soddisfare un bisogno più profondo.

Chi acquista un biglietto per andare allo stadio a vedere una partita, non acquista solo il diritto ad avere un seggiolino prenotato, ma si appropria di un pacchetto emozionale vero e proprio che difficilmente da casa potrà vivere. Il Marketing di Esperienza trasforma il consumatore in “consum-attore”, dove il soggetto diventa protagonista, oltre il prodotto.

Premesso che le esperienze sono molto soggettive, la disciplina distingue quattro macro-categorie: esperienza di intrattenimento (ad esempio ascolto della musica), esperienza di educazione (ad esempio attiva nell’ambito della formazione), esperienza estetica (ad esempio la visita ad un museo o ad una galleria d’arte), esperienza evasiva (ad esempio la partita di calcio).

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