Una Chatbot è una chat automatica che simula, attraverso un software specificatamente programmato, una conversazione umana in chat.
Gli utenti, quindi, credono di interagire con esseri umani, ma in realtà stanno dialogando con robot o comunque con sistemi automatizzati che rispondono e si comportano come umani.
In molti casi, anche il nome è tipicamente umanizzato (Esempio: “Buongiorno, sono Marco. Come posso aiutarti?). Marco, in questo caso, potrebbe essere un nome fittizio che la Chatbot ha assegnato in quel preciso momento per poter chattare con un utente, al fine di trasferire un elemento di “umanità” ad un software.
Esistono diverse tipologie di Chatbot: dalle più semplici orientate solo a creare un dialogo “preconfezionato” con utenti che pongono semplici domande (che talvolta funzionano anche male), a veri e propri sistemi complessi che gestiscono dialoghi e pratiche molto più complesse.
Le Chatbot funzionano ancora meglio se ricevono dall’utente le principali informazioni relative agli aspetti personali e ai problemi rilevati (ad esempio in caso di richiesta di assistenza tecnica).
Se una persona è al computer, digita un sito internet, ci entra e non appena si apre la pagina una finestra popup si apre chiedendo se “Hai bisogno di aiuto?”, allora molto probabilmente si tratta di una Chatbot.
La Chatbot si può definire anche come una chat tra persona e computer. Grazie alle Chatbot un’azienda può interagire contemporaneamente con più utenti, evitando di impiegare personale e massimizzando l’efficienza delle chat, limitando l’interazione umana. Ci sono software che lavorano unicamente per sviluppare business e le Chatbot sono quindi “tarate” su questo elemento.
Altri, invece, operano solo per fornire assistenza e, allo stesso modo, le Chatbot vengono orientate ad assolvere tale compito. Si presentano quindi come strumenti efficienti, versatile e trasversali, anche se talvolta lasciano all’utente interlocutore un po’ di amaro in bocca per non aver risolto il problema.
