Il Budget è interpretabile come un limite di spesa o come un traguardo da raggiungere. In fase di vendita rappresenta un obiettivo minimo da raggiungere, in fase di acquisto (spesa) identifica un limita massimo da non superare. Il tutto con riferimento ad un preciso arco temporale.
Ci sono poi Budget riferiti a singoli progetti e un classico esempio è la pubblicità: l’azienda stanzia un budget massimo di 50 mila euro per una campagna pubblicitaria e chi la realizza e ne cura l’attuazione deve essere bravo a lavorare senza spendere oltre quello che è stato stanziato.
Per la gestione aziendale la determinazione del Budget è fondamentale sotto più aspetti: rappresenta un “paletto” da non abbattere, un “traguardo” da raggiungere in un determinato tempo. Il management finanziario può anche affidare un budget di spesa alla funzione marketing di un’azienda, la quale dovrà gestirlo autonomamente per un anno.
Esempio: per l’anno 2022 al marketing viene stabilito un Budget di spesa di 100.000 euro che non dovrà essere superato. All’interno di questa cifra dovranno starci tutte le attività di marketing che richiedono spese, compresa la parte promozionale e pubblicitaria, la stampa di eventuali opuscoli, le inserzioni in riviste di settore, la realizzazione di materiale promozionale, ecc.
Alla funzione vendite, invece, verrà assegnato un budget di 400 mila euro relativo all’Italia, nel senso che il fatturato minimo per l’anno 2022 in Italia dovrà essere di questa cifra. Il Budget si presenta quindi sotto forma di due possibilità a seconda della funzione e a seconda dell’ottica di osservazione.
In alcuni settori il Budget viene calcolato per l’intera stagione: un classico esempio riguarda una società sportiva locale, dove, per poter fare una stagione completa iscrivendosi al campionato è richiesto un Budget minimo di 200 mila euro. Sarà compito dei dirigenti raccogliere sponsorizzazioni per poter raggiungere questa cifra minima e completare l’intera stagione coprendo i costi.
