Con Brand Positioning si intente il posizionamento di un determinato marchio nella mente del consumatore rispetto agli altri marchi concorrenti.
Ci sono diversi elementi che potrebbero condizionare il Brand Positioning, a partire da una comunicazione più diretta e ricettiva, da un jingle più coinvolgente, da un packaging più accattivante, da una qualità ritenuta migliore o da un carattere più marcato. Il Brand Positioning è ritenuto importante dalle aziende in quanto all’interno del processo decisionale di acquisto riveste un ruolo che sa essere anche determinante, poiché si basa su speciali percezioni, impressioni e sensazioni che un prodotto rilascia rispetto alla concorrenza. Esempio: se venisse chiesto di dire tre marchi di scarpe da tennis oppure tre marche di automobili, ciascuno di noi probabilmente direbbe i brand che vengono ritenuti migliori, quelli più affini, quelli che nella mente sono posizionati meglio rispetto ad altri in quanto nel tempo hanno costruito un valido supporto. Infatti, la maggior parte delle persone, per qualsiasi cosa ha un marchio preferito e meglio posizionato di altri.
Esempio: la signora Maria va a fare la spesa al supermercato e deve comprare le fette biscottate della marca A. Se non la trova sa già che acquisterà quelle del marchio B oppure C. Questa classificazione presuppone una graduatoria nella testa che è ben impressa e che interessa il Brand Positioning. I meno esperti di marketing pensano che la Brand Positioning riguardi il posizionamento dei prodotti sugli scaffali del supermercato: in realtà non è affatto così. Questo è il concetto di shelf marketing, ben diverso dal Brand Positioning inteso nel suo vero significato.
