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Barter

Il Barter è una forma di baratto che si utilizza oggi in ambito business e consente ad un’azienda di ricevere un servizio pubblicitario in cambio di prodotti che poi verranno messi sul mercato dal ricevente, il tutto senza l’impiego di denaro.

Per esempio, l’Azienda A, produttrice di mangimi e prodotti per animali, desidera fare pubblicità attraverso l’affissione di cartelloni pubblicitari in città e si rivolge all’Azienda B che ha la gestione di questi spazi pubblicitari.

Il contratto di Barter (Bartering) prevede che la l’Azienda A paghi gli spazi pubblicitari chiesti all’Azienda B attraverso i propri prodotti (quindi cedendo prodotti per animali pari al corrispettivo economico richiesto dall’azienda B) che verranno poi venduti dall’Azienda B al fine di ricavare denaro.

Si tratta, dunque, di Bartering pubblicitario dove un’azienda cede all’altra un servizio in cambio non di denaro, ma di bene fruibili e vendibili sul mercato.

Il vantaggio è per entrambe le parti coinvolte: chi acquista il servizio non ha una uscita di cassa, non perde liquidità, libera il magazzino e ha una quantificazione reale tendenzialmente minore del valore di quanto acquistato, chi cede il servizio, pur non incassando denaro in maniera diretta, ha il vantaggio che potrebbe vendere i prodotti al prezzo di mercato incassando più di quello che avrebbe incassato dalla vendita del servizio. Si parla, in gergo, di pubblicità in cambio di merce, ovvero di Barter.

Chi riceve i beni in cambio dei servizi pubblicitari offerti si chiama Barter Company oppure Advertisement Store. In ambito pubblicitario la Barter Company svolge una funzione da intermediario tra l’azienda alla quale interessano gli spazi promozionali e l’azienda concedente gli stessi: quest’ultima potrebbe non essere la stessa dell’operazione di Bartering.

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